I tatuaggi Yakuza del periodo Meiji (1868-1912) rappresentano una forma d’arte ricca di simbolismo, radicata nella tradizione giapponese. Nonostante il governo Meiji cercasse di modernizzare il Giappone e vietasse i tatuaggi per ragioni di decoro, l’arte del “irezumi” continuò a prosperare clandestinamente, specialmente tra la criminalità organizzata e in particolare tra i membri della Yakuza. I tatuaggi non erano solo espressioni estetiche, ma veicoli di identità, status e messaggi simbolici.
‘Japanese Tattoo’; Kusakabe Kimbei or Baron Raimund von Stillfried.
Fonte fotografica: https://pen-online.com/culture/colour-photos-of-yakuza-tattoos-from-the-meiji-period/?scrolled=0
Contesto storico e culturale
Durante il periodo Meiji, il Giappone stava attraversando una fase di transizione, abbandonando le pratiche feudali per aprirsi alla modernizzazione e all’Occidente. I tatuaggi, associati a criminali e classi basse, furono messi al bando nel 1872, per dare al Giappone un’immagine di civiltà moderna agli occhi del mondo. Tuttavia, tra i membri della Yakuza, i tatuaggi continuarono a essere un simbolo di appartenenza e forza, mantenendo vive le radici culturali giapponesi anche in un’epoca di grandi cambiamenti.
The tattooed runner – Taking a Break on a Cask of Sake 入れ墨
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Simbologia dei tatuaggi Yakuza
I tatuaggi Yakuza durante il periodo Meiji erano densi di simbolismo, spesso basato su elementi della mitologia giapponese, della natura e della tradizione. Ecco alcuni dei simboli più comuni e i loro significati:
Draghi (Ryū)
Il drago è una delle immagini più iconiche nei tatuaggi giapponesi. Nella cultura giapponese, il drago non è una creatura malvagia come spesso viene rappresentato in Occidente. Invece, è un simbolo di protezione, saggezza e forza. I membri della Yakuza che si tatuavano un drago volevano spesso dimostrare il loro potere e la loro capacità di proteggere la famiglia e la comunità.
Carpe Koi
La carpa Koi simboleggia la perseveranza e il coraggio di fronte alle avversità. La leggenda narra che le carpe Koi che nuotano controcorrente possono trasformarsi in draghi. Per i membri della Yakuza, la Koi rappresentava la resistenza, la capacità di superare grandi sfide e la trasformazione personale attraverso la forza di volontà.
Fiori di Ciliegio (Sakura)
I fiori di ciliegio, che fioriscono per un breve periodo prima di cadere, sono simbolo della bellezza effimera della vita e della mortalità. Nel contesto Yakuza, questi tatuaggi rappresentavano la consapevolezza della fragilità della vita e l’accettazione della morte come parte della propria esistenza. Questo simboleggiava anche l’onore e il sacrificio che un membro della Yakuza era disposto a compiere.
Tigre (Tora)
La tigre, spesso rappresentata accanto al drago nei tatuaggi Yakuza, simboleggia forza e protezione. Nella cultura giapponese, la tigre è vista come una creatura che protegge dai demoni e dalle disgrazie, portatrice di coraggio e resistenza. Questo tatuaggio era scelto da chi voleva dimostrare il proprio ruolo di difensore all’interno del gruppo Yakuza.
Oni (Demoni)
Gli Oni, i demoni della mitologia giapponese, erano un simbolo di forza, ma anche di ribellione contro le norme della società. I membri della Yakuza, spesso considerati dei ribelli, indossavano con orgoglio tatuaggi di Oni, come un modo per esprimere il loro distacco dalle regole della società tradizionale e la loro devozione a un codice d’onore separato.
Fudō Myōō (Acala)
Fudō Myōō è una delle divinità protettrici del Buddismo esoterico giapponese, associata alla protezione e alla giustizia. Viene spesso raffigurato con una spada in una mano e una corda nell’altra, pronto a sottomettere gli spiriti maligni. Per i membri della Yakuza, Fudō rappresentava la lealtà, la giustizia e la forza nel mantenere l’ordine e proteggere i propri compagni.
Serpenti
Il serpente, in particolare la vipera, è un simbolo potente di rinascita e cambiamento. Nella mitologia giapponese, il serpente è anche associato alla protezione e alla salute. Per i membri della Yakuza, un tatuaggio con un serpente poteva rappresentare la loro capacità di rinnovamento o il loro ruolo protettivo all’interno della banda.
Il significato sociale dei tatuaggi
Oltre al simbolismo legato alle immagini specifiche, i tatuaggi Yakuza avevano anche un significato sociale importante. Erano un segno di appartenenza alla famiglia Yakuza e rappresentavano la fedeltà al gruppo. Tuttavia, i tatuaggi erano anche una dichiarazione di coraggio personale: durante il periodo Meiji, l’irezumi era doloroso, eseguito con strumenti rudimentali, e richiedeva un alto livello di resistenza fisica e psicologica.
Spesso, i tatuaggi coprivano grandi aree del corpo, e venivano realizzati nel corso di anni, con i membri della Yakuza che dimostravano la loro dedizione sottoponendosi a lunghe sessioni di tatuaggio. Mostrare i propri tatuaggi in pubblico, tuttavia, era raramente fatto, e l’esposizione dei tatuaggi era riservata a momenti intimi o rituali, come il baio (bagno comune) tra i membri della Yakuza.
Durante il periodo Meiji, i tatuaggi Yakuza non erano solo una forma d’arte, ma anche un linguaggio visivo attraverso cui i membri esprimevano il loro status, le loro credenze e la loro appartenenza. Nonostante i tentativi del governo di abolire questa pratica, l’irezumi è sopravvissuto come una tradizione profonda e significativa, continuando a essere un potente simbolo della cultura Yakuza e della ribellione contro le norme imposte. I simboli presenti nei tatuaggi di quel periodo rivelano l’influenza di miti e leggende giapponesi, mostrando come i membri della Yakuza vedevano se stessi come eroi e protettori, seppur operando ai margini della società.